Sul rinnovo del Contratto
Collettivo delle Telecomunicazioni, riceviamo questa nota direttamente dalla
delegazione rappresentante la Sardegna (Gavino Appeddu, Alberto Frau, Valeria
Picciau)
Si è tenuto oggi 06/07/2016 il primo in contro tra Asstel e
Fistel, Slc e Uilcom c/o Confindustria Roma, propedeutico alla trattativa vera
e propria che inizierà il 23 settembre prossimo.
In premessa, il Presidente di Asstel dott.ssa Dina Ravera,
parla di momento delicato soprattutto da un punto di vista economico a
causa di alcuni aspetti importanti, tra cui l'obiettivo di creare realtà
aziendali allo scopo di essere realmente competitive sul mercato avendo anche
una grande attenzione alla qualità. L' innovazione sara' la vera
sfida attraverso delle relazioni industriali partecipative, trasparenti e produttive,
senza tralasciare le recenti riforme governative in tema di lavoro e welfare.
Per Asstel, altro obiettivo è spostare gli adeguamenti salariali
dal CCNL verso i contratti aziendali di II livello.
Son seguiti tutta una serie di dati che la dirigente di Asstel ha
snocciolato, tra cui:
- I ricavi della filiera sono di circa 42 miliardi di euro e nel
2015 si sono finalmente stabilizzati complessivamente, dopo sette anni di cali
continui.
- Nei 7 anni scorsi c' e' stata una perdita nel settore del 20/30%
a circa 14 miliardi.
- Nel 2015 piccola crescita dei costi operativi (costo del
personale fra tutti), dello 0,8% a circa 200 milioni di euro.
- Calo dell' ebitda di filiera di circa del 4%.
- Incidenza dell' ebitda sui ricavi a circa il,35%.
- Crescita degli investimenti per gestire le reti, pur essendo
ancora lontani dalla media di europea.
- Il 22% in Italia accede ad internet tramite mobile a differenza
della media europea del 8%. Il consumo di dati è in crescita a titolo
complessivo.
- I volumi dell' Internet fisso sono raddoppiati rispetto alla
scorsa rilevazione, mentre sono in calo i volumi di chiamate.
- Cala il numero di sms dai dispositivi mobile a favore di
whatsapp del 27%
commesse incide al 79%, con previsioni di ulteriore crescita,
attualmente limitata grazie all' utilizzo di ammortizzatori sociali.
- Il numero dei dipendenti dei Contact center e' arrivato a 29.000
unità.
- Crescita delle ore di formazione e sono previsti investimenti
del 5% .
- Il 60% degli addetti delle tlc ha più di 40 anni di età.
Dal canto nostro, come
Fistel-Cisl assieme alle altre OOSS presenti abbiamo esposto ed argomentato i
seguenti punti:
- pur riconoscendo che il ritardo nel rinnovo del CCNL è legato
alle difficoltà del settore, non vorremo che qualcuno se ne approfittasse. Per
cui chiediamo un rapido rinnovo del Contratto Nazionale per passare subito dopo
ai Contratti Integrativi di II livello per recuperi salariali e conciliazione
vita-lavoro (come, ad esempio, in Tim/Telecom Italia dov’è urgentissimo
stipulare un nuovo concetto di accordo PDR per esser certi di legarlo alla
produttività e non alle furbate aziendali)
- Siamo per incentivare percorsi che agevolino il ricambio
generazionale che favorisca occupazione giovanile e prepensionamenti. Il
nuovo contratto delle Tlc deve tenere in considerazione un grande progetto di
riqualificazione, anche in considerazione dell'aumentata età media degli
addetti.
- Siamo per la chiusura totale verso le aziende che lavorano in
dumping contrattuale e spesso fuori legge. Bisogna essere vigili sugli appalti
dei contact center che da sempre sono a rischio di infiltrazioni mafiose.
- Chiediamo il rispetto da parte aziendale del contratto di
lavoro, del riconoscimento delle professionalità acquisite e delle
normative in vigore.
- le novità su
articolo 4 (controlli a distanza) inserite dal jobs act non siano lasciate alla
libera interpretazione delle singole aziende ma siano regolamentate in maniera
univoca, uguale per tutti dentro il nuovo CCNL, nella speranza che il tutto
avvenga in un clima di collaborazione complessiva.
- Bisogna ridare centralità e credibilità alle relazioni
industriali, superando i problemi esistenti tra le aziende, foriera di
conflitto anche all' interno di Asstel. Questa situazione va superata in sede
di contrattazione per presentarsi con forza nelle sedi istituzionali che
fanno di tutto per non agevolare il settore delle Tlc, sia in ambito nazionale
che europeo. Le difficoltà che prima avevamo nelle aziende piu piccole oggi
attanagliano anche quelle più grandi.
- La Fistel Cisl ricorda che molti accordi importanti sono stati
fatti (sulle clausole sociali, sulle modalità di outbound, etc) ma
bisogna migliorare ancora.
Per Vito Vitale Segretario Generale Nazionale FISTEL- CISL, il
sindacato sta gestendo tra enormi difficoltà questa crisi generale del settore.
Negli ultimi anni abbiamo ceduto tanto per difendere l'occupazione, questa
strada da sola non è più percorribile, occorre trovare nuovi percorsi di
recuperi salariali e diritti.
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