In attesa del
comunicato delle segreterie nazionali vi inoltro un'informativa sull'andamento dell'incontro
che si è tenuto ieri a Roma per la trattativa del rinnovo del contratto
collettivo telecomunicazioni.
In
apertura l' Asstel ha ribadito l'esigenza di un nuovo modello contrattuale che
gestisca l'intera filiera rivisitando completamente il precedente testo.
L'obiettivo di questo nuovo modello è principalmente la contrattazione
aziendale, quindi si punta ad un contratto molto snello che veda poi la parte
sostanziale da contrattare a livello aziendale.
Dopo le riunioni in commissioni tecniche le
parti hanno convenuto poco più di quello che è ormai previsto dalla legge e
quindi si parla di congedi parentali a ore, il Testo Unico sulla violenza di
genere, la flessibilità etc.
Lato
organizzazioni sindacali le aperture
dell'Asstel sono totalmente insufficienti anche perché si parla di una modello
nuovo che in realtà è un notevole passo indietro rispetto a quello che attualmente
in essere. Da entrambi le parti c'è la
necessità e la volontà di arrivare velocemente ad una conclusione ma al momento
non ci sono le condizioni. I punti
principali su cui c'è ampia divergenza sono gli aspetti puramente economici. L'Asstel chiede un aumento salariale a consuntivo,
quindi in breve se c'è aumento e crescita della produttività dell'azienda
avviene l'aumento salariale diversamente no, inoltre chiede di rivedere
l'elemento di garanzia retributiva mettendo dei criteri di assegnazione, quindi
quello che era un elemento per agevolare e stimolare la contrattazione di
secondo livello e quindi il premio di risultato viene meno. Inoltre le aziende
richiedono la cancellazione dell'automatismo per quanto riguarda sia la
classificazione professionale, quindi i livelli, sia gli scatti di anzianità.
Anche da questo punto di vista un passo indietro notevole. Altri aspetti
veramente critici sono la programmazione del permessi 104, il multiperiodale
per i part-time e le rol a disposizione completa dell'azienda.
Ad
oggi mancano le risposte a quelle che sono le richieste che come parte
sindacale abbiamo posto.
Nel
precedente rinnovo lo strumento per il consolidamento dei part-time è stato
fallimentare in quanto non ha portato all’ incremento orario stabile né tanto
meno al pagamento delle ore come era previsto. L'Asstel inoltre non ha dato
risposta per quanto riguarda due temi fondamentali e cruciali in questa
trattativa cioè la previdenza integrativa la cui quota versata dalle imprese
ancora é al 1,2% e la sanità integrativa allargata ad a tutti i lavoratori. Le
parti sindacali hanno ribadito con forza che l'idea di sviluppo con
abbattimento del costo di lavoro non è praticabile e pur ribadendo la volontà ad concludere la
fase di trattativa, visto il forte ritardo sul
rinnovo del contratto collettivo nazionale, ha preannunciato una fase di
forte conflittualità se non si superano gli ostacoli soprattutto economici che
vedono le parti distanti. L'Asstel ha
richiesto ulteriore tempo per parlare con le aziende che rappresenta proprio
per evitare che si arrivi alla rottura
del tavolo di trattativa. Le parti si incontreranno tra il 20 e il 22 di
dicembre per vedere se ci sono degli avanzamenti e quindi se la parte datoriale
fa degli avanzamenti verso i lavoratori o se la trattativa non può più
proseguire e quindi si apriranno gli scenari noti.
Cagliari 06 Novembre
2016
Valeria Picciau
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